Agenti di commercio, senza il sindacato non si ha potere contrattuale


Agenti di commercio, senza il sindacato non si ha potere contrattuale

Autore: Electomagazine - Enrico Toselli

A cosa serve un sindacato? A cosa serve quando le masse di lavoratori non ci sono più? A cosa serve in un settore, come quello degli agenti di commercio, caratterizzato da un profondo individualismo e di fatto privo di collaborazioni tra colleghi? Indubbiamente le difficoltà aumentano man mano che prevale l’illusione di poter fare tutto da soli.  Salvo, poi, invocare l’intervento degli Dei dell’Olimpo quando ci si scontra con una controparte in vena di scorrettezze o quando il governo di turno penalizza la categoria per far cassa.

Allora, immancabilmente, scatta la lamentela: dov’è il sindacato (a cui non siamo iscritti)? Cosa fa per difendere coloro che hanno sempre fatto a meno di qualsivoglia organizzazione di categoria?  E, all’improvviso, si scopre che un sindacato indebolito ha minor voce in capitolo rispetto alle organizzazioni di altre categorie che possono contare su numeri decisamente superiori di iscritti.

E non soltanto nella fase di tutela a fronte di soprusi. Perché,  ormai, il sindacato deve avere anche un ruolo propositivo nei confronti della politica. Non la triste cinghia di trasmissione di un partito o di un altro.  Bensì il sindacato come pensatoio in grado di offrire alla politica le soluzioni più adatte per affrontare i diversi tipi di problemi.

Però,  in una società che privilegia le quantità alla qualità, non basta avere idee, non bastano progetti e programmi.  Occorrono anche i numeri degli iscritti.  Occorre essere rappresentativi di realtà numericamente consistenti. In caso contrario la risposta sarà sempre la stessa: belle idee, belle proposte, ma ci sono categorie più compatte che hanno altri interessi e maggior potere contrattuale. E tra gli agenti di commercio che si muovono ciascuno per sé,  ignorando i problemi della categoria, ed i mercatali sindacalizzati, la politica sceglierà i mercatali (o i gestori delle spiagge) perché hanno una massa di manovra compatta che spaventa i partiti.