Coronavirus, posso visitare la clientela?


Coronavirus, posso visitare la clientela?

Riteniamo doveroso cercare di fare chiarezza e fornire delle indicazioni in questo momento di confusione che purtroppo tutti quanti, come lavoratori e cittadini, ci troviamo a vivere.

I recenti decreti del Consiglio dei Ministri (ultimo quello del 9 marzo 2020), volto a tutelare la salute pubblica, e sottolineiamo la necessità di salvaguardia del bene più grande, ha esteso il divieto di spostamenti sul territorio italiano.

Molti agenti in queste ore ci hanno interpellati, chiesto consigli e chiarimenti sulla possibilità di spostarsi per “comprovate esigenze lavorative”.

L’ultimo decreto prescrive di evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dalla propria provincia, nonché́ all’interno dei medesimi territori, a meno che non ricorrano comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute. 

Al riguardo è stato chiarito che le limitazioni introdotte non vietano gli spostamenti per comprovati motivi di lavoro, nello specifico dei transfrontalieri e degli autotrasportatori “salvo che siano soggetti a quarantena o che siano risultati positivi al virus, i transfrontalieri potranno quindi entrare e uscire dai territori interessati per raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa. 

Pertanto, con eccezione delle predette categorie, esiste il rischio di incontrare un militare “zelante”, il quale non riconoscendo l'attività di agenzia tra quelle indicate provveda a segnalarci, con il rischio di incorrere in una condanna da tre mesi a tre anni (nel caso di positività al virus). 

sottolineando ancora una volta l’assoluta necessità per il bene pubblico di limitare al massimo trasferimenti/spostamenti, riteniamo che l’agente di commercio (rappresentante, consulente finanziario e agente in attività finanziaria) per la peculiarità della propria professione possa continuare a lavorare anche muovendosi sul territorio, ove ovviamente non fosse possibile utilizzare soluzioni alternative.

Pertanto, proponiamo in allegato l'autodichiarazione (per comprovati motivi lavorativi) che potrà essere di utilità a chi non riuscirà a servire la propria clientela se non recandosi personalmente.

Non è nostra intenzione incentivare i Colleghi alla mobilità, tantomeno vorremmo che la Categoria passasse per ”untrice” della situazione, ma ben sappiamo che il nostro lavoro, e quindi la capacità di sostentamento nostro e della nostra famiglia, è frutto anche dei nostri contatti. 

Il modello dovrà essere corredato, oltre che da visura camerale o attestato di iscrizione alla Fondazione Enasarco (scaricabile dal web tramite accesso alla propria area riservata), da copia dei mandati di agenzia (per dare evidenza della zona o clientela), da una copia della propria agenda o corrispondenza che comporvi la finalità di visita del/dei cliente/i verso cui ci si sta recando.

USARCI attraverso le Associazioni federate sul territorio rimane a disposizione e al fianco dei Colleghi in questo momento di reale difficoltà, che certo passerà presto anche grazie alla collaborazione e all’impegno di noi tutti.