Crollo dei consumi e fabbriche chiuse: nessuno che pensi alle conseguenze per gli agenti di commercio


Crollo dei consumi e fabbriche chiuse: nessuno che pensi alle conseguenze per gli agenti di commercio

Autore: ElectoMagazine - Enrico Toselli

Aziende energivore da sostenere. Agricoltori da aiutare. Superbonus per rilanciare l’edilizia. E poi famiglie da far sopravvivere, bar e ristoranti che hanno bisogno di interventi per non chiudere. Scuole che chiedono soldi per pagare le bollette, se no gli studenti staranno in classe con giaccavento, cappellino e guanti. Per fortuna che in Italia c’è una categoria che non ha bisogno di aiuti, agevolazioni, contributi: gli agenti di commercio.

Categoria in fondo inutile, intermedia il 70% del Pil nazionale. E che sarà mai? Una categoria perennemente in viaggio, ma non è un problema se il prezzo del carburante è sempre a livelli eccessivi. E non è un problema se il potere d’acquisto delle famiglie scende precipitosamente. Se si riducono gli acquisti e, di conseguenza, gli ordini. Se ci sarà sempre meno da intermediare perché chiuderanno industrie e negozi.

Una spirale perversa. I prezzi folli impongono di rinunciare a ciò che, sino a ieri, sembrava la normalità e non un vizio o uno sfizio. Un bicchiere di vino ai pasti diventa un lusso, un paio di scarpe nuove un vizio, un cappotto nuovo una provocazione. Peccato che dietro quel vino, quelle scarpe, quel cappotto ci siano aziende e lavoratori, ci siano gli agenti di commercio ed i venditori finali. E se non si vendono i prodotti finiti, non si vendono neppure i macchinari per realizzarli.

Ovviamente a qualcuno andrà benissimo. Alla filiera delle coperte, dei pigiamoni da casa. Alla filiera, in nero, delle stufe da far arrivare a casa in confezioni anonime per evitare che i vicini facciano la spia con i controllori della temperatura nelle case. Da “scusi, lei spaccia?” a “scusi, lei sta al caldo?”. L’involuzione della specie.

Eppure tutti coloro che annunciano disastri per l’inverno continuano a pensare alle ricadute sulle famiglie, sugli imprenditori, sui dipendenti in cassa integrazione o licenziati tout court. Mai che qualcuno si degni di pensare alle conseguenze per gli agenti di commercio. È necessaria una immediata correzione di rotta.

Electomagazine - Autore Enrico Toselli