Gli agenti di commercio penalizzati


Gli agenti di commercio penalizzati

Ci sono figli e figliastri, lavoratori autonomi di serie A e di serie B. Gli agenti di commercio sembra che siano figliastri e, se va bene, di serie B. “Senza un giusto compenso, il pericolo è che scompaiano la libera professione ed il lavoro autonomo, che è motore dell’economia”.

Come si può non essere d’accordo con Jacopo Morrone, sottosegretario alla Giustizia?

Ancor di più quando annuncia interventi del governo a tutela del lavoro autonomo per tutelare i giovani che iniziano l’attività. Più si garantisce un compenso adeguato e più aumentano i contributi versati all’Enasarco con la possibilità di avere in futuro una pensione decente. Avvocati, commercialisti, architetti, tutti previsti dal nuovo intervento.

Ma gli agenti di commercio?

Non pervenuti. Forse non sono autonomi. In compenso sono i primi a pagare la campagna di terrorismo mediatico sulla situazione e sulle prospettive dell’economia italiana. La produzione industriale è aumentata, seppur di poco? E tutti si impegnano a raccontare che cala e calerà ulteriormente. Il governo comunica che non ci sarà la patrimoniale? E l’informazione assicura che la patrimoniale arriverà a breve. I ministri garantiscono che non scatterà l’aumento dell’Iva? E giornali e tv anticipano che l’aumento è sicuro.
Qualcuno si chiede quali sono gli effetti di questo terrorismo psicologico sulle vendite e sull’attività di intermediazione? Ci si lamenta perché il mercato interno non cresce ma poi si fa di tutto per scoraggiare il consumatore. E se il consumatore è spaventato e non acquista, i negozi non ordinano e le fabbriche non producono. In questo modo la profezia della crisi si autoavvera.

Tanto a chi annuncia disastri poco importa delle conseguenze per il lavoro degli agenti di commercio. Interessa solo la polemica politica ad ogni costo, purché a pagare siano gli altri. La speranza è che la credibilità di certi profeti di sventura sia ormai ai minimi e che il commercio non risenta di allarmismi eccessivi.
Fonte ElectoMag - autore Enrico Toselli