Quota 100 si può!


Quota 100 si può!

Il 18 giugno 2019 una delegazione USARCI formata dal Vice Pres. Vicario Giovanni Di Pietro, dal Presidente dell’Usarci Catania Davide Sindoni, dal Vice Presidente Usarci Catania Claudio Di Pasquale, dal segretario della Federazione Massimiliano Baldini e dal Legale Daniele Costanzo, ha incontrato la Senatrice Nunzia Catalfo, neo ministro al Lavoro e già Presidente della Commissione Lavoro del Senato appartenente al Movimento 5 Stelle, per illustrare le difficoltà per la categoria degli agenti commerciali nell’ottenere il riconoscimento della Pensione Anticipata Inps Quota 100.

La categoria degli agenti commerciali era fortemente penalizzata dalle condizioni e limitazioni previste dalla legge per l’ottenimento della pensione, a partire dall’impossibilità di fare domanda senza essersi cancellati dalla CCIAA e senza aver chiuso la partita Iva, requisiti che avrebbero fatto perdere all’agente le indennità di fine rapporto in quanto le norme prevedono che le indennità siano dovute solo se il recesso da parte dell’agente avviene successivamente all’ottenimento della pensione di vecchiaia o anticipata.

Poiché la norma prevedeva, per l’appunto, come requisito essenziale la preventiva chiusura di ogni attività ed iscrizionel’agente di commercio si trovava nella condizione di non poter ottenere le indennità di fine rapporto.

​Altro presupposto ostativo era rappresentato dalle provvigioni. Come ben noto, l’agente alla cessazione del rapporto continua a percepire provvigioni per un periodo che oscilla da tre mesi a circa due anni dopo lo scioglimento del rapporto: anche questa condizione precludeva l’agente dall’ottenimento della pensione quota 100 la quale prevede che si possa avere esclusivamente un reddito occasionale al massimo di € 5.000 annui.

​La Senatrice Nunzia Catalfo, in occasione dell’incontro, si è mostrata attenta alle nostre osservazioni, ha recepito i nostri suggerimenti ed oggi, a seguito della emanazione esplicativa della circolare INPS, anche l’agente commerciale può ottenere la pensione anticipata INPS, la cosiddetta Quota 100, senza perdere indennità e provvigioni. 

Infatti, non è più obbligatorio chiudere la partita Iva e cancellarsi dalla CCIAA prima della domanda.

Oggi, a seguito della emanazione della circolare chiarificatrice emanata dall’Inps in data 09/08/2019, l’istanza per la pensione può essere presentata mentre si è ancora in attività,e solo al momento della comunicazione dell’accettazione della domanda di pensione si dovrà provvedere alla chiusura dell’attività e comunicare alla mandante, con preavviso, la volontà di recedere dal rapporto per pensionamento; ovviamente i pagamenti dei ratei pensionistici decorreranno successivamente alla chiusura definitiva del rapporto.

Questo sarà possibile perché l’agente, al momento della domanda di pensione, potrà chiedere all’INPS di differire il pagamento della pensione così da permettergli di lavorare durante eventuali periodi di preavviso.

Anche le provvigioni potranno essere percepite insieme alla pensione, purché si possa certificare che le stesse sono relative al lavoro svolto precedentemente alla cessazione del rapporto pena la revoca della pensione.

Inoltre, è stato chiarito che nel caso l’agente percepisca l’indennizzo relativo alla chiusura dell’attività, la cosiddetta rottamazione delle licenze, l’indennizzo non è ostativo al percepimento della pensione quota 100, ma le due misure sono cumulabili.

Fonte ElectoMag