USARCI, CNA E CONFESERCENTI: primi passi per un nuovo soggetto economico


USARCI, CNA E CONFESERCENTI: primi passi per un nuovo soggetto economico

Autore: Electomagazine - Enrico Toselli

Piccoli passi. Piccoli ma che possono diventare un percorso comune in grado di spaventare chi si è comodamente abituato allo statu quo. All’assemblea annuale dell’Aparc Usarci di Torino partecipano, per una tavola rotonda finale, i presidenti di Confesercenti e CNA, rispettivamente Giancarlo Banchieri e Nicola Scarlatelli. Una scelta di Antonello Marzolla, segretario generale Usarci, per verificare se è davvero possibile passare da un confronto sui massimi sistemi ad una “collaborazione tra simili”, pur nel rispetto delle peculiarità dei ruoli.

La prima impressione è che ieri sia nato qualcosa di importante. Che avrà bisogno di tempo per crescere, rafforzarsi e svilupparsi. Ma che potrà davvero trasformarsi in un interlocutore forte e credibile nello scenario dell’economia italiana. Non solo torinese. E la presenza di Giovanni Di Pietro, presidente nazionale Usarci, è la dimostrazione che c’è una volontà di riproporre la collaborazione anche nel resto d’Italia. Magari anche sulla base dei risultati che si potranno ottenere a Torino e in Piemonte.

Perché gli agenti di commercio, come gli artigiani ed i commercianti, non sono soltanto le controparti gli uni degli altri ma sono i protagonisti dell’economia nazionale. Protagonisti che – come ha ricordato Marcello Gribaldo, presidente Aparc – devono affrontare una fase di profonda trasformazione. Tra intelligenza artificiale, cambiamento dei consumi, perdita del potere d’acquisto delle famiglie, modifica radicale anche delle attività produttive, diventa indispensabile affrontare il futuro in modo nuovo.

Non a caso – ha sottolineato Di Pietro – la piattaforma per il rinnovo dei contratti ha visto tutte le organizzazioni sindacali schierate insieme. Perché è arrivato il momento di collaborare, di camminare insieme anche con quelle controparti che si rendono conto della follia di una contrapposizione senza futuro. Bisogna guardare al futuro e, non a caso, Marzolla ha ricordato le numerose iniziative avviate nell’ambito dei progetti scuola/lavoro per coinvolgere i giovani. Perché senza giovani non c’è futuro e senza giovani agenti di commercio non c’è economia.

Fonte Electomagazine - Enrico Toselli