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Il nuovo re dei narcos ha 20 anni, caccia a Pequeño J

Il nuovo re dei narcos ha 20 anni, caccia a Pequeño J

(Adnkronos) - Il nuovo re dei narcos è un ragazzo di 20 anni che ha ordinato omicidi efferati di coetanei. In America Meridionale, è caccia a 'Pequeño J', il capo di un'organizzazione criminale ramificata tra traffico di stupefacenti e omicidi. Il boss è stato identificato come Tony Janzen Valverde Victoriano, di soli 20 anni. Il giovane, il cui volto ora campeggia su foto segnaletiche diffuse dai media, è nato nel dipartimento di La Libertad, circa 600 chilometri a nord di Lima.  

Pequeño J, riferisce il quotidiano argentino Clarin, è stato localizzato in Argentina, nel Barrio Zavaleta di Buenos Aires, e nella notte tra mercoledì e giovedì ha evitato la cattura sfuggendo ad un blitz delle forze dell'ordine. L'operazione ha preso di mira in particolare un bar, meta abituale del narco, ma non ha prodotto i risultati sperati. 

Il ventenne ricercato starebbe cercando di lasciare l'Argentina. Il giovane è ricercato anche per aver ordinato 3 omicidi: i delitti di tre ragazze - due ventenni e una quindicenne - sarebbero stati 'un messaggio' ai membri dell'organizzazione. Nell'ambito dell'indagine sono stati compiuti altri arresti, con la cattura di almeno un esecutore materiale degli omicidi compiuti con particolare efferatezza. 

Migliaia di manifestanti sono scesi in piazza a Buenos Aires per chiedere giustizia per le tre giovani donne, torturate e uccise in diretta social. I familiari delle vittime hanno esposto uno striscione con i loro nomi - "Lara, Brenda, Morena" - e cartelli con le loro immagini. Secondo le autorità, le tre donne sarebbero state torturate e uccise per aver violato il codice delle gang, una 'punizione esemplare' che avrebbe dovuto fungere da monito per chiunque altro. 

A quanto ricostruito, le tre giovani - i cui corpi sono stati trovati cinque giorni dopo la scomparsa - sarebbero state fatte salire su un furgone con la scusa di una festa, per poi essere torturate e uccise durante una diretta social su un gruppo chiuso al quale avrebbero partecipato 45 persone. 

"È stato un narco-femminicidio!", "Le nostre vite non sono sacrificabili!" recitavano cartelli e striscioni esposti durante la marcia di protesta. 

I corpi di Morena Verdi e Brenda Del Castillo, cugine di 20 anni, e della quindicenne Lara Gutierrez sono stati trovati sepolti mercoledì nel cortile di una casa in un sobborgo meridionale di Buenos Aires.  

Per il caso sono stati arrestati tre uomini e due donne. Il quinto sospettato, accusato di aver fornito supporto logistico con un'auto, è stato arrestato nella città di confine boliviana di Villazon, grazie alla collaborazione tra le forze di polizia dei due Paesi. La polizia ha scoperto il video dopo che uno degli arrestati lo ha rivelato durante un interrogatorio, ha spiegato Javier Alonso, Ministro della Sicurezza della provincia di Buenos Aires. Nel filmato, si sente una persona dire: "Questo è quello che succede a chi mi ruba la droga". I media argentini riferiscono che i torturatori hanno amputato dita, strappato unghie, picchiato e soffocato le vittime.