Italia-Albania, Corte costituzionale di Tirana sospende ratifica accordo sui migranti
(Adnkronos) - Battuta d'arresto per l'accordo Italia-Albania sui migranti. La Corte costituzionale di Tirana ha accolto due ricorsi presentati dall'opposizione del Partito democratico di Sali Berisha e ha sospeso le procedure di ratifica in Parlamento dell'accordo, come riferiscono i media locali.
L'accordo firmato da Edi Rama e Giorgia Meloni il 6 novembre scorso avrebbe dovuto essere ratificato domani dal Parlamento di Tirana. La Corte costituzionale, dopo aver accolto i ricorsi, si riunirà per prendere una decisione il 18 gennaio alle 10.
La Presidenza del Consiglio non commenta la decisione della Corte costituzionale albanese. Ad ogni modo da Palazzo Chigi fanno sapere che non c'è preoccupazione per lo stop.
Immediate le reazioni. "Mi pare evidente che non ci sia alcuna decisione definitiva da parte della Corte albanese. E comunque, non è un problema italiano: si attenderà la decisione della Corte, dopodiché ci regoleremo di conseguenza", dice all'Adnkronos l'eurodeputato di Fdi e copresidente del gruppo Ecr al Parlamento Europeo, Nicola Procaccini.
"Immagino - prosegue Procaccini - che come al solito qualcuno stia festeggiando questa decisione. Questo la dice lunga sull'anti-italianità di certe persone, perché un accordo del genere è un'intesa di cui l'Italia dovrebbe essere contenta. Immagino che lo stop della Corte albanese sia un atto dovuto: non siamo di fronte a una sentenza, ma all'attivazione di un procedimento che dovrà stabilire se l'accordo è conforme o meno alle norme costituzionali albanesi", puntualizza l'esponente di Fratelli d'Italia.
Ma le opposizioni vanno all'attacco. "L'accordo Italia Albania è un pericoloso pasticcio che non solo lede i diritti umani ma non sta in piedi sul piano delle regole e del rispetto delle convenzioni internazionali - scrive in una nota Pierfrancesco Majorino, responsabile politiche migratorie nella segreteria Pd - Il governo Meloni farebbe bene a cancellarlo del tutto. Si tratta infatti di uno strumento che impegnerebbe mezzi, uomini e denaro pubblico italiano in modo estremamente significativo. Meloni ha fatto una pessima figura a livello internazionale e dovrebbe ammetterlo cambiando radicalmente il segno delle sue politiche".
"L’Alta Corte albanese sospende la ratifica dell’accordo Meloni-Rama e si dà tre mesi per decidere. Come già dimostrato dall’esito dell’accordo tra UK e Ruanda, quando prendono scorciatoie rispetto ai principi del diritto internazionale, i nodi presto o tardi vengono al pettine", scrive su X il senatore di Italia viva, il centro, Renew Europe Ivan Scalfarotto.
Per il portavoce dei Verdi, Angelo Bonelli, “la sospensione delle procedure parlamentari per l'approvazione dell'accordo Rama-Meloni sui migranti da parte della Corte Costituzionale albanese è un sonoro schiaffo che prende Giorgia Meloni che si conferma inadeguata a governare l’Italia, e fa solo propaganda, ma con la propaganda ci si fa del male, molto male. La decisione della Corte Costituzionale albanese mette a nudo la fragilità giuridica e politica su come il Governo italiano affronta i problemi del paese, mettendo in spesa oltre 200 mln di euro per trasferire poco più di 700 migranti. Una clamorosa figuraccia europea”.
"Forse c’è un giudice a Tirana - afferma il segretario di +Europa, Riccardo Magi - La Corte costituzionale albanese ha annunciato la sospensione delle procedure parlamentari per l'approvazione dell'accordo Rama-Meloni sui migranti che avrebbe dovuto tenersi domani. Spero che questo segni l’inizio della fine di questo obbrobrio giuridico e umanitario. Un accordo che mostra tutta l’approssimazione del governo Meloni sul tema immigrazione: appaltare a stati esterni l’accoglienza e la detenzione è uno dei punti più bassi mai raggiunti dal nostro Paese. Non sarà il primo ostacolo a questo accordo. Altri ne seguiranno".
Il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra, scrive su X: "Per ora la Corte Costituzionale albanese sospende il voto di quel Parlamento sull’accordo Italia Albania sui migranti, in attesa di decidere sulla costituzionalità di un atto che viola convenzioni internazionali. Non c’è dubbio: questo governo vince qualunque premio in giro per l’Europa e a livello internazionale. Ma in incompetenza e inadeguatezza".
In una lunga lettera in cui riassume quanto fatto dall'esecutivo Ue in materia di migrazioni, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha scritto che negli ultimi mesi "abbiamo assistito a importanti iniziative promosse dagli Stati membri, come l’accordo operativo tra Italia e Albania. E' un esempio di pensiero fuori dagli schemi, basato su un’equa condivisione delle responsabilità con i Paesi terzi, in linea con gli obblighi previsti dal diritto internazionale e dell’Ue".
Per von der Leyen, "dovremmo lavorare insieme per mantenere lo slancio creato dalla Conferenza internazionale sullo sviluppo e la migrazione di luglio e portare avanti questo lavoro attraverso il processo di Roma, esplorando diverse forme di cooperazione con i Paesi partner sulla base del reciproco interesse".