Controlli fiscali automatizzati sulle partite IVA
Dal 1° aprile 2025, l’Agenzia delle Entrate attiva un nuovo sistema di controlli incrociati in tempo reale sulle fatture elettroniche delle PMI e dei lavoratori autonomi
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Il codice ATECO dell’attività economica;
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La descrizione testuale del bene o servizio acquistato;
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La tracciabilità documentale disponibile.
La base normativa del nuovo impianto di controllo è il principio di inerenza, sancito dall’art. 109 del TUIR, secondo cui sono deducibili soltanto i costi che presentano un nesso diretto con l’attività d’impresa o professionale. In altre parole, la spesa deve essere economicamente giustificabile rispetto all’attività esercitata. L’onere della prova, in caso di contestazione, grava sul contribuente.
Si rischia la perdita della detraibilità IVA e l’indeducibilità dei costi, ma anche sanzioni comprese tra il 90% e il 180% dell’imposta evasa. Nei casi più gravi, si può arrivare all’apertura di accertamenti bancari o verifiche tramite redditometro.
I controlli sono rivolti principalmente a chi gestisce la propria contabilità in modo semplificato o senza l’assistenza costante di un professionista, come piccoli imprenditori, artigiani, freelance e studi individuali.









