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Gli agenti di commercio costano meno della pubblicità scorretta

Gli agenti di commercio costano meno della pubblicità scorretta

Pubblicità contro agenti di commercio? Spot menzogneri contro informazione corretta?

Il dubbio lo ha posto un lettore, ovviamente agente di commercio, intervenendo su Electomag nell’acceso dibattito seguito all’intervento di Antonello Marzolla, segretario generale Usarci, sul bilancio Enasarco.

Un problema legittimo, quello del lettore, poiché a suo avviso le aziende preferiscono investire in pubblicità ingannevole piuttosto di affidarsi alle capacità degli agenti di commercio di informare correttamente sulle caratteristiche di un prodotto.

Sia chiaro: il lettore non ha nulla contro la promozione pubblicitaria, contro la réclame. Infatti propone di rendere indeducibili gli investimenti per quelle pubblicità che non informano sul prodotto ma si limitano a sommergere il pubblico di immagini che nulla hanno a che fare con ciò che viene promosso. In realtà la proposta presenta non poche controindicazioni. Perché se il consumatore compra un dentifricio pubblicizzato dal sorriso di una bella attrice invece di acquistare la marca che si presenta con una serie di caratteristiche tecniche, diventa difficile convincere i creativi a cambiare il messaggio e l’immagine di maggior successo.

Ancor più difficile convincere i responsabili aziendali che la comunicazione è cambiata. “Abbiamo sempre fatto così”, dunque possiamo continuare con maxi cartelloni che nessuno osserva più, con ragazze discinte che fanno ricordare il proprio lato B ma non il prodotto che reclamizzano, con spot televisivi utilizzati a casa per andare in bagno, con acquisti di pagine pubblicitarie su giornali che non vengono più letti mentre i social vengono ignorati.

Perché informare se si può abbagliare? Perché rivolgersi ad agenti di commercio preparati e che si muovono in modo capillare quando si può spendere molto di più per pubblicità inutili? Gli agenti di commercio conoscono il territorio, gli esercenti, il consumatore finale. Gli esperti di pubblicità vivono in un mondo tutto loro, al di fuori della realtà. Un braccio di ferro che può avere conseguenze disastrose per tutti.

Fonte ElectoMag - autore Enrico Toselli