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Gli Agenti di commercio hanno bisogno di aiuti immediati, non di elezioni oggi senza senso

Gli Agenti di commercio hanno bisogno di aiuti immediati, non di elezioni oggi senza senso

Autore: Enrico Toselli

 

GLI AGENTI DI COMMERCIO HANNO BISOGNO DI AIUTI IMMEDIATI, NON DI ELEZIONI OGGI SENZA SENSO

Il governo decide di rinviare tutte le elezioni. Comunali, regionali, referendum: se ne riparla in autunno, se tutto va bene. Una scelta condivisibile. Le preoccupazioni sono altre, non sarebbe possibile una campagna elettorale corretta. 

Poi arriva una funzionaria del ministero del Lavoro, tale Concetta Ferrari, e decide che gli agenti di commercio devono votare subito per rinnovare i vertici di Enasarco.

Perché, sostiene Ferrari, il voto è telematico e, dunque, non ci sono problemi nel confermare le elezioni nel periodo tra Pasqua e la fine di aprile. Ovviamente la direttrice del ministero ignora che al voto dovrebbero partecipare anche le mandanti, dunque le aziende che sono chiuse per decreto. E lei, Ferrari, è sicura che gli imprenditori alle prese con enormi problemi di sopravvivenza aziendale, non aspettino altro che andare in ufficio per votare. Ma chissà se le autocertificazioni di quel giorno prevederanno il voto tra le giustificazioni per uscire di casa. 

Quanto agli agenti, al di là dei numerosi casi di contagio, non sanno nemmeno se, al termine degli arresti domiciliari, troveranno le mandanti ed i clienti. Non sanno se riusciranno a mangiare, se dovranno cambiare lavoro. Ma per Ferrari devono votare. Hic et nunc.

Dunque i diversi schieramenti dovrebbero organizzare, in questa fase, convegni e confronti per illustrare i vari programmi. Tutto in modo virtuale, ovviamente. Ma allora si potrebbe pure votare per comunali e regionali, con comizi virtuali e con file distanziate ai seggi, no? 

A Roma qualcuno ipotizza che la crociata per il voto di Ferrari – che dovrebbe essere super partes ed invece ha scelto di entrare in campo, contro la decisione del cda di Enasarco e contro il parere del collegio sindacale – sia legata al desiderio di occupare la poltrona di direttore generale Enasarco. 

Mentre invece il ministero dovrebbe occuparsi ora di aspetti molto più urgenti per la categoria degli agenti di commercio. 

Ad esempio dovrebbe degnarsi di rispondere ad una serie di proposte rivolte dall’Usarci all’Enasarco per superare l’emergenza. A partire dalla richiesta di sbloccare un fondo assistenza straordinario di oltre 250 milioni di euro per erogazioni alla categoria; l’anticipazione parziale del Firr; la sospensione dei contributi, in attesa di restituirli a partire dal 2022.

Queste sono le emergenze da affrontare. E subito. Non gli scontri elettorali per favorire la promozione di un arbitro che ha scelto di giocare con una delle squadre in campo.

 

Fonte ElecToMag - Autore Enrico Toselli