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Gualtieri gioca con le statistiche e dimentica gli Agenti di commercio

Gualtieri gioca con le statistiche e dimentica gli Agenti di commercio

Autore: ElcToMag - Enrico Toselli

Così il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in un tweet esprime il suo grande entusiasmo poiché i dati dell’Eurostat evidenziano un’Italia che a maggio cresce a livello industriale del 42,1% rispetto ad aprile.

I raffronti, quando non si vuol barare, si fanno tra i corrispondenti mesi di anni differenti, per una normale questione di omogeneità. E il confronto con il maggio 2019 mostra un crollo della produzione industriale di oltre il 20%. 

Certo, Gualtieri preferisce esaltarsi perché, con le fabbriche in attività, si è prodotto più che con le fabbriche chiuse. Catalano, a Quelli della Notte, avrebbe detto le stesse cose. Però, anche in questo suo entusiasmo costruito a tavolino, il ministro è riuscito a sbagliare. Ha esaltato le industrie, certo, “ma non dobbiamo scordarci degli Agenti di commercio in Italia che intermediano il 70% del Pil italiano” dichiara Antonello Marzolla, segretario generale Usarci. Ignorare gli Agenti di commercio – come ha fatto Gualtieri – vuol dire non considerare tutto il mondo delle Partite Iva e delle Pmi italiane che sono il vero traino dell’economia italiana"  Mica male per il ministro dell’Economia.

D’altronde un atteggiamento di questo tipo non stupisce. Perché il Pd si è apertamente schierato con alcune liste candidate alla guida dell’Enasarco. Liste che, invece di occuparsi degli Agenti di commercio in difficoltà, tentano la scalata all’Ente per conto dei politici “amici”. Quegli stessi politici che ignorano lo stato di emergenza in cui versa una delle categorie centrali per l’economia italiana e che, mentre si esaltano per dei dati di comodo, non trovano il tempo neppure per spendere una parola a favore di 230mila lavoratori.

Fonte ElecToMag - Autore Enrico Toselli