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Myriam Catalano, la professione di agente di commercio al femminile

Myriam Catalano, la professione di agente di commercio al femminile

Autore: Augusto Grandi

“Il nostro è un bel lavoro. Che offre la possibilità di guadagnare bene e di organizzare autonomamente la propria vita. Però ci stiamo estinguendo perché i giovani non sanno neppure che esistiamo”. Myriam Catalano è un’agente di commercio, delegata Enasarco ed anche attivissima nel Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di commercio di Torino. E, naturalmente, con una famiglia di cui occuparsi.

Probabilmente, con un altro lavoro, non sarebbe riuscita a fare tutto questo. “Certo, gli inizi non sono stati facili perché io, donna, seguivo mio padre che era un agente di commercio nel settore dei cantieri e dell’edilizia”. Non proprio un settore considerato adatto per una ragazza. E invece lei ha proseguito anche dopo il ritiro del padre. E si è conquistata rispetto e fiducia.

Ma anche in settori più “facili” la presenza femminile è scarsa tra gli agenti di commercio. “Forse perché le ragazze e le donne non conoscono bene i meccanismi della nostra professione. Certo, gli inizi sono difficili e qualcuno preferisce lavori più sicuri, con stipendio fisso, mutua, ferie pagate. E anche dopo devi avere la capacità di organizzarti il lavoro, di essere rigorosa con te stessa. Ma i risultati arrivano. E sono decisamente soddisfacenti”.

Che fare, dunque, per attirare i giovani verso la professione? “Innanzitutto quello che sta facendo Antonello Marzolla, segretario generale Usarci, che porta i giovani a visitare il Palazzo della Moda, a Torino, affinché si rendano conto di come funzioni il nostro lavoro. E poi servono interventi del governo per eliminare gli intoppi fiscali e burocratici all’inizio dell’attività. Perché i guadagni, in molti settori, arrivano dopo il secondo anno. Ed anche le Case mandanti dovrebbero prevedere un fisso per chi inizia questa professione. Così allevano agenti che, comunque, costano meno rispetto ad un dipendente commerciale”.

E per le donne, nello specifico, servirebbero anche contributi pubblici per la maternità e per accudire i figli. Non una mancia, bensì un investimento su una categoria che intermedia il 70% del Pil italiano.

Ma l’impegno di Myriam Catalano a favore delle donne lavoratrici prosegue anche nel Comitato della Camera di commercio dedicato alle imprenditrici. “Con la presidenza di Cristina Tumiatti le iniziative si sono moltiplicate. Sono arrivate imprenditrici di tutto il mondo per un premio che ha permesso di far conoscere il territorio. E abbiamo un business club dedicato proprio ad attrarre nuove imprenditrici ed a metterle in rete”. E proprio da loro arriva la conferma che la professione di agente di commercio ha un futuro: “Ogni volta mi arriva la richiesta di essere messe in contatto con gli agenti, perché non riescono a trovarli”.

Fonte Electomagazine - Autore Augusto Grandi