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Peggioramento delle condizioni economiche a 12 mesi. Gli Agenti vedono nero

Peggioramento delle condizioni economiche a 12 mesi. Gli Agenti vedono nero

Autore: ElecToMag - Enrico Toselli

E non va molto meglio anche per le proiezioni sui 12 mesi, con meno del 7% degli agenti che ritiene di ottenere un miglioramento.

Sono alcune delle indicazioni emerse da un sondaggio condotto tra oltre 6mila agenti da USARCI, UGL, Fisascat CISL.

Il quadro che emerge è drammatico, ma in fondo era ampiamente prevedibile

Reso comunque meno pesante dalle risposte di chi opera nei pochi settori che non sono stati colpiti (o lo sono stati in misura marginale) dai provvedimenti legati al virus. È da sottolineare che quasi un quinto delle risposte proviene da agenti che operano nel settore alimentare, penalizzato per quanto riguarda l’Horeca, ma non per l’attività dei negozi. 

Tra le indicazioni più significative figurano quelle relative al drastico calo del fatturato nel primo trimestre di quest’anno. Se nel 2019 oltre il 30% degli intervistati dichiarava un fatturato trimestrale tra i 15 ed i 30mila euro, quest’anno più del 45% degli agenti si colloca nella fascia tra zero e 4.500 euro. Senza dimenticare che l’inizio dell’anno non ha risentito del virus.

Ovviamente più del 90% degli agenti ha perso contratti in questa fase di arresti domiciliari. Oltre il 17% ha perso tutti i contratti, quasi il 19% ha perso sino al 95% e il 24% sino al 75%. 

Però, al di là delle minacce di nuove chiusure, e al di là di troppi casi di paura provocata dal terrorismo istituzionale, è evidente che sia indispensabile ripartire per evitare la completa rovina dell’economia italiana ed il dilagare della povertà nel Paese. Perché spingere milioni di persone al di sotto della soglia di povertà, e saccheggiare il risparmio del ceto medio con una patrimoniale come richiesto da Oscar Farinetti, significherebbe provocare un crollo dei consumi e la creazione di una spirale perversa da cui sarebbe difficile uscire.

Fonte ElecToMag - Enrico Toselli