Botulino, salgono a 14 i casi di intossicazione alimentare a Cosenza. Indagati anche due medici
(Adnkronos) - Salgono a 14 i casi di intossicazione alimentare da botulino ricoverati all'ospedale Annunziata di Cosenza. E sale anche il numero di persone a cui è stato somministrato il siero antitossina botulinica: sono nove. Lo apprende l'Adnkronos Salute da fonti sanitarie che rassicurano sulla situazione "sotto controllo" e sulla predisposizione di "protocolli ad hoc" con un coordinamento medico che si occupa solo dei pazienti colpiti dall'intossicazione. Sul fronte delle scorte per il siero è stata attivata - riferiscono sempre i sanitari - una missione con l'elicottero del 118 per una ulteriore fornitura "anche se ci sono ancora due fiale" precisano.
I casi fanno parte del cluster sviluppatosi a Diamante, in provincia di Cosenza, e legato al consumo di panini con salsiccia e broccoletti comprati in un truck food. I decessi al momento confermati sono due, un turista 52enne di Cercola (Napoli) e una donna di 45 anni di Praia a Mare. Sulla vicenda indaga la Procura di Paola.
Anche due medici sarebbero intanto stati iscritti nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Paola sul caso. Secondo quanto scrive il Quotidiano del Sud, si tratterebbe di due professionisti in servizio nella clinica alla quale si era rivolto il 52enne originario di Napoli morto nei giorni scorsi.
Le indagini hanno finora consentito di individuare 18 parti offese, comprendenti sia le vittime sia le persone che hanno riportato sintomi di intossicazione, rende noto la procura diretta da Domenico Fiordalisi. Al momento, oltre ai due medici, sono tre gli indagati a vario titolo per omicidio colposo, lesioni personali colpose e commercio di sostanze alimentari nocive.
Le indagini preliminari hanno accertato che le vittime e gli altri contagiati avevano consumato un alimento potenzialmente contaminato, acquistato da un commerciante ambulante nel territorio di Diamante, tra domenica 3 agosto e martedì 5 agosto, accusando sintomi tra le 24 e le 48 ore successive. Su disposizione del magistrato, è stato eseguito il sequestro del furgone adibito alla vendita ambulante, al fine di impedire la prosecuzione dell’attività e consentire i necessari accertamenti tecnici. L’attività investigativa, fa sapere la procura di Paola, prosegue con l’obiettivo di individuare eventuali responsabilità ulteriori e acquisire ogni elemento utile alla completa ricostruzione dei fatti.
Il primo bollettino medico dell'Asl di Cosenza sul caso sottolinea che quattro pazienti ricoverati nei giorni scorsi in Terapia Intensiva sono stati dimessi nei reparti dell’area medica e che in terapia intensiva ora rimangono "5 pazienti più uno proveniente dalla Medicina". "Sono in tutto 9 i pazienti che hanno ricevuto l’antidoto, compresi due dei quattro che lasciano la Terapia intensiva. Tra poco meno di due ore - sottolinea l'Azienda ospedaliera di Cosenza - l’elicottero del 118 atterrerà a Zumpano per la consegna di altre tre fiale di antitossina botulinica, a scopo preventivo e di scorta".
Per i pazienti, aveva spiegato ieri all'Adnkronos Salute Andrea Bruni, direttore Uo Terapia intensiva e rianimazione dell'ospedale Annunziata di Cosenza, è impossibile stabilire dei tempi di recupero: "I pazienti in Terapia intensiva sono gravi e per questo meritano un'attenzione particolare. Tempi di recupero? Impossibile stabilirli, dipende dalla quantità di tossina ingerita e dalla capacità di ciascuno di reagire ai danni provocati dalla stessa tossina. La malattia, è bene ricordarlo, può causare anche la paralisi totale dei muscoli, compresi quelli per la respirazione".
La procura di Paola, guidata da Domenico Fiordalisi, ha disposto le autopsie sui corpi delle due persone morte, dopo aver mangiato un panino con salsiccia e cime di rapa in un food truck a Diamante, in provincia di Cosenza. Il 52enne napoletano, Luigi Di Sarno, è deceduto a Lagonegro mentre stava rientrando con la sua famiglia a Napoli mentre mercoledì scorso era morta una 45enne, Tamara D’Acunto. Gli esami, finalizzati a confermare le cause della morte e ad acquisire ulteriori elementi utili per la ricostruzione della vicenda, saranno eseguiti da un collegio di alto profilo tecnico-scientifico.
Le operazioni peritali si svolgeranno nei prossimi giorni secondo le modalità stabilite dal pm titolare dell’indagine. La procura di Paola conferma ''l’impegno massimo nell’accertamento puntuale dei fatti e delle eventuali responsabilità, in stretta collaborazione con le autorità sanitarie competenti, al fine di tutelare la salute pubblica e fornire risposte chiare alla comunità''.